Biografia
Nella casa dei miei genitori non è mai entrato un animale e non ne ho mai sentito la mancanza.Poi ho conosciuto Mario, lui viveva in campagna e cominciava allora a realizzare il sogno di una vita, quello di allevare cavalli arabi.
Trasferirsi in campagna è stato un bel salto per me che vivevo e lavoravo a Milano, sul finire degli anni ottanta agli sgoccioli della città da bere.
Da allora gli animali sono parte integrante della nostra vita.
Obiettivi e metodi di allevamento
Allevare cani di razza significa muoversi nella direzione contraria a quella preferita dalla Natura, che da una parte avvantaggia i più adatti, ma dall’altra assicura una adeguata variabilità genetica.
Si può scegliere di lavorare con il livello più basso possibile di consanguineità, ma nel caso del wolfhound, una razza rara dal pool genetico ristretto, questa tecnica non assicura affatto un miglioramento sul piano della salute e della longevità.
L’unica possibilità che rimane all’allevatore, per cercare di ridurre i rischi che l’allevamento in purezza comporta, è di essere estremamente selettivi.
Solo i riproduttori più efficienti, più armonici, più equilibrati devono essere presi in considerazione.
Non ricerchiamo più un cane che sia in grado di inseguire e uccidere un lupo o un grande ungulato, ma questo non ci impedisce di ricercare un cane che sia in grado di camminare a lungo, di correre su terreni accidentati, di riprodursi naturalmente, di svezzare correttamente la prole, di vivere in famiglia anche in contesti urbani senza creare troppe complicazioni.
Ho scelto di ritornare il più possibile alla natura nell’alimentazione, nella cura e nella gestione quotidiana dei miei cani.
Cerco di operare una selezione rigorosa, aiutandomi con controlli medico-veterinari, una alimentazione basata su cibo fresco e crudo, un piano vaccinale rispettoso del sistema immunitario dei cani, l’abolizione delle gabbie, un adeguato esercizio fisico.
Questo progetto è più faticoso e decisamente più dispendioso del modello “classico”.
Tutti questi sforzi mi portano ad ottenere solo soggetti sani e belli?
Non sempre, siamo onesti, ma allevare in questo modo è molto più interessante e alla lunga gli sforzi vengono ripagati.
Iwonna Salak, molto più di un handler
Iwonna è una amica e una cinofila capace e sensibile.
E’ lei che presenta i miei cani in show, li toeletta con grande maestria e rimedia con molta pazienza e un innato talento al nervosismo di cani che non sono abituati ad essere maneggiati da estranei, a stare immobili per interminabili istanti e a trottare in ring piccolissimi.
Senza il suo aiuto avrei da tempo abbandonato completamente le esposizioni, che frequento comunque con parsimonia.
Iwonna alleva con successo terranova neri, e soprattutto bianchi e neri.
Negli anni ho potuto apprezzare il suo metodo di allevamento rigoroso e profondamente etico.
Le esposizioni
Perchè vado ancora alle esposizioni canine, dopo tanto tempo?
Ci vado quando penso che passerò una bella giornata, quando immagino che vedrò cani interessanti, quando il giudice potrebbe avere qualcosa da insegnarmi.
Ci vado perchè finalmente ho l’occasione di vedere i miei cani tutti belli pettinati, piazzati per bene e posso valutarli anche io, da bordo ring, mentre Iwonna li presenta.
Alcuni show sono stati particolarmente significativi, non solo quelli che ho vinto, ma anche quelli in cui ho visto i miei limiti di allevatore.
Appassionarsi alla competizione è molto pericoloso l’allevatore.
Considero le esposizioni uno strumento e non un fine e cerco di non abusarne, per non dimenticare che anche il cane è molto di più del suo aspetto esteriore.